Internazionalizzazione come prospettiva prioritaria per uno sviluppo a lungo termine

26/02/2020
Febbraio 26 2020

Pordenone Fiere continua a lavorare per essere sempre di più un partner di riferimento per le aziende del territorio, anche nei progetti oltre confine.

Lavorare sempre di più e sempre meglio sul piano internazionale, per supportare le aziende del territorio nello sviluppo all’estero e sostenere progetti in grado di incentivare le partnership commerciali e produttive. Essere un ponte fra imprese locali ed estere, ma anche un partner affidabile e strutturato per concretizzare progettualità ad ampio raggio.
Questo, in sintesi, il lavoro che Pordenone Fiere sta portando avanti, sia attraverso i suoi progetti fieristici, sia consolidando relazioni istituzionali e operative con diversi paesi esteri, in particolare con quelli delle aree limitrofe. L’obiettivo è di accorciare sempre di più le distanze, sviluppando ulteriormente manifestazioni dal target commerciale come, ad esempio, le celebri Cucinare, Ortogiardino e Radioamatore, che interessano e coinvolgono un pubblico di visitatori sempre più vasto, e, nel contempo, potenziando la crescita delle fiere di settore dedicate al business.

Si inseriscono in questo contesto le recenti collaborazioni che Pordenone Fiere sta strutturando: a settembre la firma dell’accordo con la Bosnia Erzegovina, a novembre quello con la Camera di Commercio ed Industria regionale del Litorale Sloveno, recentemente il proficuo incontro in Croazia con alcune istituzioni locali. Si tratta di partnership che vogliono agevolare e incentivare la presenza di aziende estere nelle manifestazioni della Fiera di Pordenone, ma anche attrarre un numero crescente di visitatori da altri paesi, mettendo al centro il nostro territorio e garantendo un ritorno anche per le attività commerciali e imprenditoriali locali.
Ultima in ordine di tempo è, infatti, la definizione di una collaborazione con la Croazia, volta proprio all’individuazione di spazi operativi comuni per le imprese dei due Paesi. In questa logica, a inizio febbraio ha avuto luogo un incontro guidato dal Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, al quale ha partecipato anche il Presidente di Pordenone Fiere, Renato Pujatti, il consulente Paolo Perin, nonché il Presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, presso la Camera regionale di Fiume in seno alla Camera Croata di Economia (HGK-ŽK Fiume) con il Presidente di quest’ultima, Vidoje Vujić. All’incontro hanno preso parte anche Ileana Jančić, assistente particolare del Console generale, Zlatko Mičetić e Blanka Kalokira, rispettivamente vicepresidente e coordinatrice del Dipartimento per l’industria, gli affari comunali, l’edilizia e l’energetica dell’HGK-ŽK Fiume. Italia e Croazia, di fatto, sono sempre più vicine, grazie ad un interscambio costante che non si limita ai beni e servizi, ma implica progetti finalizzati a costruire legami solidi e a creare delle corsie preferenziali di collaborazione fra le realtà dei due paesi. La partnership commerciale che storicamente lega le due nazioni (solo nel 2018, il valore degli scambi bilaterali si aggirava intorno ai 5,2 miliardi di euro) è un fertile terreno su cui operare con ottime prospettive sia da parte italiana che croata.

Alla base della riunione, la volontà da parte croata, di consolidare i rapporti – già in essere grazie all’associazione degli italiani in Croazia e Slovenia – con il versante italiano e, in particolare, con la Fiera di Pordenone e Confindustria Alto Adriatico. L’obiettivo è trovare sbocchi per le aziende locali, rafforzando le relazioni attuali e cercando di individuare nuovi spazi di sviluppo. Non dimentichiamo, infatti, che il nostro Paese è uno dei principali investitori in Croazia. Notevole è stato l’interesse dimostrato dai referenti dell’HGK-ŽK Fiume per le manifestazioni internazionali organizzate da Pordenone Fiere, in particolare quelle dedicate alla tecnologia enologica, al mondo della cantieristica navale/nautica, nonché a tutto il settore legato all’acquacoltura sostenibile, all’industria della pesca, coltivazioni fuori suolo e vertical farm, in quanto tutti comparti in cui le aziende croate sono particolarmente attive.
“È stato un inizio d’anno intenso per Pordenone Fiere, con una stagione fieristica entrata nel vivo sin da subito, contraddistinta da diversi appuntamenti rivolti al grande pubblico e due importanti manifestazioni B2B. Proprio su questo ultimo fronte, stiamo investendo particolarmente: vogliamo affiancare le aziende ed essere un partner per loro, creando occasioni adatte ad agevolare l’incontro e il confronto con altri imprenditori, buyer, manager provenienti da fuori regione e dall’estero. Si sono appena chiuse le due manifestazioni gemelle AquaFarm – dedicata ad acquacoltura, algocoltura, molluschicoltura e industria della pesca – e NovelFarm – incentrata sulle nuove tecniche di coltivazione, vertical farming e fuori suolo. Prima ancora abbiamo avuto SamuExpo, il grande salone dell’industria focalizzato sulle tecnologie per la lavorazione dei metalli, della plastica, nonché subfornitura e fabbrica 4.0, tutti eventi internazionali che hanno fatto registrare una considerevole presenza di realtà provenienti dall’estero, moltissime anche dalla Croazia” dichiara il presidente di Pordenone Fiere, Renato Pujatti. “Sono fiere dove abbiamo registrato un incremento importante sia in termini di espositori che di visitatori: manifestazioni in crescita significa più opportunità non solo per le aziende presenti, ma anche per la città. Si tratta di persone che vengono qui per fare business, ma allo stesso tempo si fermano per diversi giorni, dormono negli hotel della zona, frequentano ristoranti e negozi, scoprono le iniziative culturali, i musei e, in generale, tutto quello che un territorio vivo come il nostro può offrire. Tutto ciò va a beneficio dell’intero sistema ricettivo pordenonese: esattamente questo vuol dire essere energia per il territorio, che non è solo un claim pubblicitario, ma una mission vera e propria e un obiettivo per il quale lavoriamo quotidianamente” conclude Pujatti.